78.18 – Elisa Pallottini
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Iscrizioni e graffiti dell’Abruzzo medievale lungo la via Tiburtina Valeria. Una mappatura
Elisa Pallottini
Allo stato attuale della ricerca, il territorio dell’Abruzzo si configura come uno dei contesti regionali meglio indagati in Italia per quanto concerne il patrimonio epigrafico e dei graffiti di epoca medievale e post-medievale. Tra gli edifici in cui si registra il maggior numero di attestazioni – tenuto sempre conto della casualità dei rinvenimenti e delle inevitabili perdite di documentazione – si annoverano le chiese di Santa Maria Assunta a Bominaco (AQ), di San Silvestro a L’Aquila, di Santa Maria di Ronzano a Castel Castagna (TE), di Santa Maria in Piano a Loreto Aprutino (PE), o, ancora, l’abbazia di San Clemente a Casauria (PE), siti nei quali i numerosi graffiti, alfabetici e figurativi, si pongono a testimonianza di un’intensa frequentazione condotta a scopo prevalentemente devozionale a partire dal XV e, soprattutto, dal XVI secolo. La stragrande maggioranza dei graffiti rintracciati in questa regione si data a questo periodo ed appare, sotto questo aspetto, come lo specchio di una realtà assai più ampia che abbraccia anche altre aree d’Italia, oltre all’Abruzzo. Ciò conferma il quadro generale di una alfabetizzazione sempre più largamente diffusa in epoca tardo medievale e rinascimentale, come esemplificato dall’aumento esponenziale della produzione di scritture non soltanto di ambito librario, documentario ed epigrafico, ma anche di quelle spontanee e informali che chiamiamo appunto ‘graffiti’.
Miscellanea della Società romana di storia patria, 78
luglio 2024, pp. 17