Fondi Archivistici
La Società romana di storia patria conserva un ricco patrimonio documentario, particolarmente significativo per la città di Roma e del suo territorio sotto il profilo storico-culturale, tanto da essere stato dichiarato di notevole interesse storico (notifica del 9 giugno 1997). Una parte del materiale è direttamente connessa all’attività dell’istituto, l’altra – più consistente – è costituita invece dagli archivi personali di alcuni insigni studiosi che sono stati suoi soci. Il materiale, tutto liberamente consultabile, è strutturato in fondi archivistici distinti e tutti provvisti di strumenti di corredo.
Gli archivi “Fondo archivistico della Società romana di storia patria”, “Fondo archivistico Jean Coste” e la “Fototeca Pierre Toubert” sono consultabili nell’orario di apertura della segreteria della Società. Tutti gli altri sono consultabili presso la Biblioteca Vallicelliana.
Fondo Società romana di storia patria
La Società romana di storia patria conserva un importante e consistente archivio storico, ricco di corrispondenze, relazioni, verbali e registri di contabilità, testimone della sua intensa e ultracentenaria attività di valorizzazione del patrimonio storico e culturale di Roma e del Lazio.
Il Fondo è composto da verbali del Consiglio direttivo e delle Assemblee dei soci, corrispondenza, amministrazione, protocolli e registri contabili dalla fondazione (1876) ad oggi per un totale di circa 182 faldoni e 21 registri.
Nel corso del 2018, in collaborazione con la Giunta Centrale per gli Studi Storici, si è provveduto all’inserimento all’interno della piattaforma Aquarius dell’inventario della Serie I. Corrispondenza dell’Archivio storico della Società (anni 1880-1999). Successivamente si è provveduto alla digitalizzazione dei documenti per gli anni che vanno dal 1888 al 1915 e anch’essi sono stati caricati nella piattaforma Aquarius e associati alle schede. Il materiale è consultabile all’indirizzo aquarius.gcss.it
Strumenti di corredo: inventario a cura di Beatrice Quaglieri, Laura Speranza e Giulia D’Angelo.
Fondo Ugo Balzani
Nel 1919 gli eredi di Ugo Balzani, socio fondatore, donarono alla Società la biblioteca paterna costituita da opere storiche, filosofiche, letterarie pubblicate nei secoli XIX-XX. Con essa giunsero anche alcuni manoscritti autografi delle opere di Balzani, appunti bibliografici e una parte della sua corrispondenza, che attualmente costituiscono il Fondo.
Fondo Rodolfo Bonfiglietti
Il fondo consta di 30 buste e svariate cartelle, per un totale di 141 fascicoli, contenenti appunti, note bibliografiche, piante topografiche, disegni, fotografie e corrispondenza relativi all’attività e agli studi dell’ingegnere romano Rodolfo Bonfiglietti, studioso di archeologia e storia di Roma e socio dal 1928 († 1929).
Strumenti di corredo: un elenco di consistenza e uno schedario analitico.
Fondo Costantino Corvisieri
Il fondo manoscritto di Costantino Corvisieri (1822-1898), storico, paleografo, collezionista e antiquario, fondatore nonché primo presidente della Società romana di storia patria, fu donato alla Società dal nipote Alessandro nel 1902. Nelle 13.000 carte che lo compongono (copie di documenti provenienti da archivi e biblioteche, appunti, disegni, lettere) sono contenute prevalentemente notizie relative alla topografia e alla storia di Roma medievale e rinascimentale. La Società possiede anche alcuni calchi in cera dei sigilli della Raccolta Corvisieri conservata presso il Gabinetto di Sfragistica del Museo Nazionale di palazzo Venezia.
Strumenti di corredo: Laura Lanza e Gabriella Romani, Inventario delle carte di Costantino Corvisieri, in Archivio della Società romana di storia patria, 110 (1987), pp. 245-323
Fondo Cesare De Cupis
Il fondo che raccoglie le carte di Cesare De Cupis (1845-1928), bibliofilo, storico e studioso di Roma e della Campagna Romana nonché socio della Società romana di storia patria dal 1925, è di proprietà dell’Accademia di S. Luca alla quale è pervenuto per lascito testamentario; è depositato presso la Società romana di storia patria dal 1976. Composto di circa 40.000 carte contenenti copie o sintesi di documenti in gran parte tratti dagli archivi Santacroce, Colonna e Orsini, il fondo raccoglie materiale eterogeneo (testi manoscritti, dattiloscritti e a stampa, fotografie, carte topografiche, ritagli di giornale, corrispondenza) relativo alla storia di Roma e della Campagna romana dal Medioevo all’età contemporanea.
Strumenti di corredo: Moreno Campetella e Renato Gallinari, Il fondo sociale “Cesare de Cupis”, in Archivio della Società romana di storia patria, 119 (1996), pp. 299-302. Schedatura analitica delle buste 5-18 (Archivio Colonna), ordinata in schede cronologiche.
Fondo Alessandro Ferrajoli
Il fondo di Alessandro Ferrajoli, letterato, storico, erudito, socio della Società romana di storia patria dal 1914, (- 1919), è costituito da due serie di documenti. La prima consta di 474 fascicoli contenenti appunti di lavoro relativi alla storia di Roma e della Chiesa, con particolare riferimento a Giulio II e Leone X, la seconda di schede contenenti profili bio-bibliografici di personaggi vissuti a Roma tra la fine del XV e i primi decenni del XVI secolo ordinati alfabeticamente. Il fondo è stato donato alla Società dagli eredi di Alessandro Ferrajoli alla sua morte (1919).
Strumenti di corredo: Inventario curato da Laura Speranza e Beatrice Quaglieri.
Fondo Giovanni Incisa della Rocchetta
Raccoglie le carte di Giovanni Incisa della Rocchetta, storico di Roma e autore di importanti studi sul Complesso borrominiano, nonché socio dal 1930, acquistate dalla Società romana di storia patria alla sua morte (1980). Si tratta di stampe, appunti manoscritti e dattiloscritti, schede bibliografiche, disegni, foto, copie di documenti connessi alle sue ricerche sulla storia ecclesiastica e più in generale sulla storia artistica e culturale di Roma nei secoli XVI e XVII. Notevole interesse documentario riveste l’insieme delle carte attinenti alla nunziatuta in Germania di Fabio Chigi (1639-1654).
Strumenti di corredo: Moreno Campetella e Renato Gallinari, Inventario delle carte del marchese Giovanni Incisa della Rocchetta, in Archivio della Società romana di storia patria, 118 (1995), pp. 279-332
Fondo Giuseppe Marchetti Longhi
Raccoglie appunti di lavoro e materiali preparatori alle tante ricerche che Giuseppe Marchetti Longhi (1884-1979), scrittore, storico, archeologo nonché socio della Società romana di storia patria dal 1919 dedicò alla topografia di Roma medievale, alle genealogie delle famiglie nobili romane, nonché alla storia del Lazio meridionale nel Medioevo. Da segnalare la presenza di materiale fotografico riproducente stampe e disegni di codici, dipinti e monumenti di Roma e di altri luoghi del Lazio e dell’Italia centrale.
Strumenti di corredo: Moreno Campetella, Inventario delle carte di Giuseppe Marchetti-Longhi, in Archivio della Società romana di storia patria, 119 (1996), pp. 233-298.
Fondo Oreste Tommasini
Si tratta del fondo epistolare del senatore Oreste Tommasini, storico, noto soprattutto per i suoi studi su Machiavelli, e studioso della Roma medievale e rinascimentale, socio fondatore nonché per due volte presidente della Società romana di storia patria (dal 19/11/1883 al 27/1/1891 e dal 14/1/1895 al 3/11/1897). Consta di 1274 documenti (lettere biglietti ed allegati varî), compresi in un arco cronologico che va dal 1873 al 1920, testimonianza dei rapporti che egli intrecciò con molti esponenti della cultura italiana a cavallo del XIX e XX secolo. Un’appendice raccoglie una serie di documenti eterogenei tra cui lettere non indirizzate al Tommasini e bozze di stampa.
Strumenti di corredo: inventario dattiloscritto redatto da Gabriella Romani.
Fondo archivistico “Jean Coste”
Le collezioni fotografiche della Società romana di storia patria hanno ricevuto un notevole incremento con l’acquisizione nel 2012 dell’Archivio di Jean Coste, studioso della topografia medievale della Campagna Romana, consigliere e segretario della Società, scomparso nel 1994.
Si tratta di un patrimonio iconografico di grande interesse dal punto di vista scientifico e persino di attualità, in quanto le immagini forniscono una testimonianza importante delle profonde mutazioni subite negli ultimi decenni dal Suburbio e dall’Agro Romano, spesso anche a scapito della possibilità di identificazione e della visibilità delle preesistenze archeologiche e storiche.
Il Fondo comprende cinque diverse serie di documenti, già ordinate e numerate: Carton, nel numero di 68, consistenti in raccoglitori di cartone in formato A4, contenenti fotocopie di studi e testi, copie di carte dell’Istituto Geografico Militare, fotocopia di carte storiche, fotografie di documenti d’archivio, foto aeree, appunti e schemi manoscritti di Coste. Dossier, nel numero di 102, consistenti in raccoglitori rigidi di piccolo formato, contenenti soprattutto note manoscritte di mano di Coste, nel formato di mezzo A4. Cartelle, nel numero di 14, consistenti in raccoglitori in formato A4 contenenti liste e schede prestampate e compilate a mano relative ai casali dell’Agro Romano. Schedari, nel numero di 12. Cinque di essi sono metallici e contengono buste con fotografie scattate a partire dagli anni Sessanta. Le buste sono numerate da 1 a 246, secondo l’ordine cronologico dei sopralluoghi e riportano la data, l’indicazione del soggetto, l’autore degli scatti e la precisazione se si tratti di scatti in bianco e nero o a colori. Le fotografie sono richiamate sia nei diari delle passeggiate domenicali, i Taccuini, sia in una rubrica alfabetica, contenente i toponimi delle località oggetto delle escursioni della domenica, la data degli scatti e i riferimenti alla numerazione delle buste. I restanti schedari sono in legno o cartone e contengono schede bibliografiche e documentarie relative agli argomenti di ricerca dello studioso, e cartoline. Taccuini, nel numero di 12, contenenti il resoconto narrativo di ognuno dei sopralluoghi della domenica, in ordine cronologico dall’anno 1964 al 1994.
Il materiale fotografico è stato giudicato dagli organi competenti del MIBAC di elevato valore culturale e pertanto idoneo ad essere inserito nella piattaforma informatica del Censimento delle raccolte fotografiche in Italia, curata dall’ICCD: Istituto centrale per il Catalogo e la documentazione (vedi allegato).
Strumenti di corredo: il fondo è provvisto di un inventario redatto da Susanna Passigli ed è consultabile presso la Società romana di storia patria.
Archivio miscellaneo
Presso la Società si conserva inoltre un fondo miscellaneo composto di pezzi archivistici tra i più disparati: da codici e frammenti di codici dei secoli XV-XVII, a corrispondenza varia del sec. XX. Il fondo consta di 50 pezzi tra manoscritti e fascicoli.
Strumenti di corredo: il fondo è provvisto di un inventario dattiloscritto redatto da Giuseppe Scalia.
Fototeca Pierre Toubert
La Società romana conserva oltre 6.600 riproduzioni fotografiche di documenti medievali, conservati negli archivi comunali di Alatri, Casperia (oggi Aspra in Sabina), Rieti e Roccantica, in quelli capitolari di Alatri, Rieti e Veroli, nonché in quello delle clarisse di Borgo San Pietro, del monastero di S. Scolastica di Subiaco e della certosa di Trisulti. La fototeca è stata donata alla Società romana di storia patria dall’illustre storico francese e socio Pierre Toubert, il quale aveva raccolto questo ingente materiale per i suoi studi sul Lazio, confluiti nell’opera Les structures du Latium Médiéval pubblicata nel 1973.
Strumenti di corredo: inventario redatto da Giustina Castoldi e Valentina D’Urso