78.27 – Xavier Barral i Altet
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Émile Bertaux sulla via Tiburtina Valeria: una forma di geografia artistica medievale all’inizio del Novecento
Xavier Barral i Altet
Emile Bertaux (1869-1917) sviluppò nel primo Novecento un’evidente novità nel suo approccio geografico alla storia dell’arte che è già presente nella sua monumentale tesi di dottorato L’Art dans l’Italie méridionale de la fin de l’Empire romain à la conquête de Charles d’Anjou, edita nel 1903. Se la ‘guida’ per visitare i monumenti da studiare in Italia meridionale fu l’erudito tedesco Schulz, e se i principali interlocutori in Italia furono gli eruditi locali, l’impianto metodologico da cui Bertaux partì era, in verità, tutto francese, senza paralleli nell’Italia del tempo. La missione di Bertaux in Italia non era geografica, ma politica e culturale con una nuova ottica geografica sull’Italia meridionale, Abruzzo compreso. Una via, pertanto, non era solo uno strumento di comunicazione o di trasporto di uomini e animali, ma era anche il vettore di idee artistiche, destinate ad attecchire con diversa fortuna.
Miscellanea della Società romana di storia patria, 78
luglio 2024, pp. 12