Archivio della Società romana di storia patria vol. 147/I (2024) 1 – AVOLA
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Codice DOI: 10.61019/ASRSP_147_I_1
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Irene Avola
Un nuovo mito di Roma nella cultura fascista. Il Museo dell’Impero Romano (1927), la Mostra Augustea della Romanità (1937-1938) e l’esempio delle Galliae
L’idea di Roma antica e della romanità può considerarsi un esempio di «invenzione della tradizione» (Hobsbawm, Ranger 1983). Quest’idea – elevata al rango di mito – si intreccia infatti al processo di costruzione dell’identità nazionale e legittima scelte o autorità politiche in tutta Europa. Prendendo in considerazione l’Italia, si può citare a titolo d’esempio la lettura fascista di questo mito, con i suoi corollari del «primato», della «continuità», della «missione imperiale» (Canfora 1976). Una testimonianza materiale di questo mito può esser individuata nel Museo dell’Impero Romano che, prendendo come modelli il Römisch Germanisches Zentralmuseum di Mainz e il Musée des antiquités nationales de Saint-Germain-en-Laye, offre una soluzione espositiva stabile alle collezioni di calchi della Mostra archeologica del 1911. Queste collezioni diventano poi uno strumento a supporto dell’ideologia fascista rispettando pienamente il corollario della «missione imperiale», come testimonia il caso delle Galliae nella Mostra Augustea della Romanità del 1937-1938.
A new myth of Rome in Fascist culture. The Museum of the Roman Empire (1927), the Augustan Exhibition of Romanità (1937-38) and the example of the Galliae.
The idea of ancient Rome and Romanità (‘Roman-ness’) can be considered as an example of «the invention of tradition» (Hobsbawm, Ranger 1983). This idea – elevated to the rank of myth – interpenetrates processes of the creation of national identities and legitimates political choices and authorities across Europe. One example relevant to Italy is the Fascist interpretation of this myth, with its corollary concepts of «primacy», of «continuity», of «imperial mission» (Canfora 1976). A material witness of this myth can be found in the Museum of the Roman Empire that, following the examples of the Römisch Germanisches Zentralmuseum of Mainz and the Musée des antiquités nationales de Saint-Germain-en–Laye, provided a stable exhibition venue for the collections of plaster models from the Archaeological Exhibition of 1911. These collections in turn became an instrument to support Fascist ideology, in full compliance with the concept of «imperial mission», as shown by the case of the Galliae in the Augustan Exhibition of Romanità of 1937-1938.
Archivio della Società romana di storia patria, 147/I
dicembre 2024, pp. 30