42 – Presenze abbaziali nell’alto Lazio
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Stefano Del Lungo
San Salvatore al Monte Amiata e le sue relazioni con l’abbazia di Farfa (secoli VIII-XII)
Rispetto al quasi ininterrotto susseguirsi di guerre nei secoli dal XIII al XV, il Lazio settentrionale, nella parte coincidente con gli attuali limiti amministrativi della provincia di Viterbo, gode nell’alto Medioevo di prolungati periodi di pace, risentendo appena di avvenimenti traumatici come la conquista dei Franchi e gli attacchi degli Arabi portati lungo le sue coste. L’abbazia di S. Salvatore al Monte Amiata si muove in tale contesto mirando ad acquisire non superfici estese, ma punti strategici attorno ai quali consolidare il controllo sul territorio.
La contemporanea espansione di S. Maria di Farfa nelle medesime zone, lungi da determinare occasioni di conflitto, costituisce il motivo per allacciare contatti e rapporti di buon vicinato o reciproca assistenza, all’interno di ben precise zone di influenza. Il volume pone a confronto i dati desumibili dai documenti dei due archivi abbaziali, sostanzialmente analoghi nell’arco cronologico abbracciato, dai primi decenni dell’VIII secolo agli ultimi del XII, e li combina poi con il recupero delle evidenze archeologiche e con lo studio dei rispettivi contesti storico-topografici, prima dell’avvento dei Comuni.
IL VOLUME È STATO REALIZZATO GRAZIE AL CONTRIBUTO DELL’ASSESSORATO ALLA CULTURA DEL COMUNE DI TARQUINIA
Collana Miscellanea della Società romana di storia patria, 42
dicembre 2001, pp. 124, 7 ill.
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