49 – Giovanna Battista Spada Racconto delle cose più considerabili che sono occorse nel governo di Roma
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Maria Teresa Bonadonna Russo
Nel vasto panorama delle cronache romane che documentano la storia della città, i ricordi di Giovanni Battista Spada occupano un posto particolare non tanto per il loro contenuto quanto perché il loro autore visse gli avvenimenti che narra da protagonista, in quanto investito della funzione altissima di Governatore di Roma tra il 1635 e il 1642, erede diretto di quelle prerogative prefettizie che per duemila anni avevano posto i suoi predecessori al vertice della gerarchia civile e titolare del più importante organo giudiziario di Roma.
Il clima di Roma in quegli anni non poteva dirsi sereno: lo inquinavano le dispute accese di continuo fra Cardinali e nobili, gelosi custodi delle loro prerogative protocollari, quelle fra rappresentanti esteri e le loro famiglie espressione delle ben più gravi tenzoni che agitavano le acque della politica internazionale. Il racconto delle sue indagini rappresenta uno degli aspetti più interessanti del suo diario, perché illustra con esempi concreti le tecniche investigative del tempo basate su sopralluoghi ma soprattutto su confidenze di «segreti informatori».
IL VOLUME È STATO REALIZZATO GRAZIE AL CONTRIBUTO DEL MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO
DIREZIONE GENERALE BIBLIOTECHE E ISTITUTI CULTURALI
Collana Miscellanea della Società romana di storia patria, 49
marzo 2005, pp. XX, 246
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