75.17 – Per un’archeologia dei paesaggi sociali. Le lucerne tardoantiche nel quartiere fuori porta Marina a Ostia – in formato PDF
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Per un’archeologia dei paesaggi sociali. Le lucerne tardoantiche nel quartiere fuori porta Marina a Ostia
Massimiliano David
Le ricerche del Progetto Ostia Marina, incentrate sul suburbio marittimo di Ostia antica, hanno interessato una vasta area e ricavato un numero significativo di campioni stratigrafici e contesti chiusi. Tra le diverse classi di materiali, le lucerne fittili sono state naturalmente oggetto di particolare attenzione. Dall’area più intensamente sottoposta a indagine, cioè l’isolato IV, ix, tra il 2008 e il 2018 sono emersi 2.419 frammenti riferibili a un totale di 828 individui. La particolarità dei contesti consiste innanzitutto nell’ampiezza dell’arco cronologico indagato, dagli ultimi decenni del I secolo a.C. all’età imperiale, per giungere fino al V secolo. Dai rinvenimenti di lucerne nei tre edifici scavati nell’area dell’isolato IV, si ricava una significativa indicazione quantitativa: il 55% di esemplari diagnostici proviene dalla Caupona del dio Pan (poi Mitreo dei marmi colorati), il 35% dal Caseggiato delle due scale e, infine, solo il 10% dalle Terme del Sileno. Va però tenuto presente che le Terme del Sileno e il Caseggiato delle due scale non sono stati scavati interamente, e che la Caupona del dio Pan occupa una superficie di soli 250 mq ca. Il dato numerico è indicativo per la definizione della funzione e dell’uso – notturno e/o diurno, religioso e/o civile, ma anche per l’identificazione del pubblico dei frequentatori di questi edifici.
Collana Miscellanea della Società romana di storia patria, 75
marzo 2023, pp. 18